Il Castello di Petroia, esempio di severa fortezza medievale adagiata tra le colline di Gubbio e Perugia, volge lo sguardo ai secoli passati proponendo ai suoi ospiti una cena storica nella suggestiva Sala degli Accomandugi, per l’occasione illuminata dalla luce calda delle candele.
E’ il ripetersi di appuntamenti che Petroia propone durante tutto l’anno, offrendo ai suoi ospiti l’opportunità di sognare per una sera “il tempo di mezzo”.
Sarà Sabato 16 Marzo, quando il fine dicitore, attore e grande amico di Petroia, Giuseppe Brizi darà voce e parole, immagini e suoni a storie dei secoli passati. Il “Banchetto de Carnasciale” avrà a tema il carnevale, una delle feste nate proprio nel medioevo.
“Il Carnasciale” era l’unico momento dell’anno in cui si annullavano, anche se solo temporaneamente, sia le gerarchie sociali che il potere della chiesa. Tutti potevano diventare qualcun’altro; per pochi giorni il mondo era alla rovescia!
Chissà quanti Carnasciali avranno vissuto le millenarie mura del Castello di Petroia!
Il Banchetto si svolgerà, come sempre, nella suggestiva Sala Accomanducci.
Tutto sarà come nell’evo medio: le parole risuoneranno in lingua volgare, le musiche saranno d’epoca.
La tavolata sarà una e unica, e gli ospiti, come nei tempi antichi, si disporranno da una parte del lungo tavolo; così sarà perfetta l’illuminazione della sala con le sole candele, e sarà coinvolgente lo svolgimento dello spettacolo all’interno della sala.
Nel medioevo e oltre, il Re del banchetto era il Giullare, istrionico e ambiguo personaggio chiamato e pagato dal Signore per intrattenere i suoi ospiti con letture, danze, canti, la satira e l’improvvisazione (un “one man show” ante litteram).
Il Giullare del “Banchetto de Carnasciale” sarà Leonetto delle Ruzza, al secolo Giuseppe Brizi.
Leonetto sarà per voi cantastorie, arbitro delle sfide dei Cavalieri e molto altro. Prima che tutto finisca e ritorni a vagare tra le mura del Castello diventerà Trovador, tessendo l’elogio dell’amor cortese.
I piatti, o le immissioni come venivano chiamate un tempo, si ispireranno a pietanze della tradizione medievale umbra, rielaborati dal cuoco di Petroia affinché siano gradevoli ad un palato contemporaneo.
Ogni immissione sarà un piccolo racconto, e farà riferimento a vicende e vecchie storie del Castello.
Lo Mangiar de Carnasciale
De cucina:
Lo mangiar de lo ritorno
Ravioli pregni de carne cinghialina
Pollo del Ducato
De forno:
Porco Magnificato
De madia:
Pan di Mela
De cantina :
Olio L’oro de Petroja
Rosciotto de Cerqua Cottora
Fratticciolo Selvatico
Lucia Amandoli, Lucia Batazzi e Leonardo ti risponderanno il prima possibile
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Lucia Amandoli, Lucia Batazzi e Leonardo ti risponderanno il prima possibile